Ilaria Amadei
4 min readMay 10, 2021

--

Photo by Lesly Juarez on Unsplash

Stress e consapevolezza nella malattia di Parkinson

Fonte: NPJ Parkinson’s Disease

Pubblicazione online: 18 gennaio 2021

Molti pazienti con malattia di Parkinson notano che i sintomi motori peggiorano durante lo stress e sperimentano sintomi neuropsichiatrici legati allo stress come ansia e depressione.

La Fox Insight ha affrontato questo problema eseguendo un elaborato sondaggio esplorativo online sullo stress con domande specifiche relative a stress e consapevolezza a 28.385 pazienti con malattia di Parkinson e a 11.413 controlli della coorte Fox Insight.

Con un tasso di risposta del 21,4%, si sono ottenuti sondaggi completi da 50.000 pazienti. L’età media era di 63,3 anni e la durata della malattia era di 5,9 anni.

La Fox Insight è uno studio clinico online che raccoglie i dati riportati dai partecipanti circa i sintomi, le attività quotidiane e altri fattori di salute da volontari con e senza Parkinson, principalmente negli Stati Uniti, sponsorizzato dalla Michael J.Fox Foundation for Parkinson‘s Research.

Nel Parkinson sia lo stress acuto che cronico svolgono un ruolo importante.

Lo stress acuto comporta una reazione fisiologica in risposta ad una minaccia percepita, al fine di ripristinare l’equilibrio omeopatico. Nella malattia di Parkinson lo stress acuto può peggiorare i sintomi motori come il congelamento dell’andatura, le discinesie e il tremore e riduce anche l’effetto dei farmaci dopaminergici.

Durante lo stress cronico invece, l’attivazione costante del sistema dello stress interrompe l’omeostasi, aumentando così il rischio di disturbi depressivi e d’ansia. Nel Parkinson, la prevalenza di depressione e ansia è notevolmente aumentata e i livelli di cortisolo, un maker di stress, sono elevati, il che supporta l’ipotesi che i pazienti siano particolarmente vulnerabili allo stress. Lo stress cronico potrebbe persino accelerare la progressione della malattia.

La ricerca si è concentrata specificatamente sulla consapevolezza, che è definita come consapevolezza non giudicante momento per momento. Il focus dell’attenzione sul momento presente potrebbe scoraggiare i pensieri ruminanti orientati al passato, spiegando gli effetti benefici sull’umore e sull’ansia.

Consentire ai pazienti di gestire meglio lo stress può essere importante per l’autogestione e l’accettazione delle conseguenze della malattia.

I punti di forza di questo studio sono la vastissima dimensione del campione di 5.000 pazienti e 1.292 controlli, la natura esauriente del questionario e la novità dell’argomento.

Va notato che i pazienti che hanno riferito di aver sperimentato effetti benefici su tutti i loro sintomi attraverso la Mindfulness, includeva anche tutti coloro che avevano praticato la consapevolezza negli ultimi tre mesi, indipendentemente dalla frequenza con cui hanno applicato formalmente gli esercizi di consapevolezza per ridurre i loro livelli di stress. In effetti, molti utenti hanno riportato una frequenza relativamente bassa di esercizi di consapevolezza: di tutti i pazienti che hanno riferito di aver usato la consapevolezza negli ultimi tre mesi, solo il 53,2% ha praticato la consapevolezza su base settimanale o più, il 25,3% più volte al mese e 21,5% una volta al mese o meno. Il fatto che gli utenti di Mindfulness abbiano comunque riportato miglioramenti significativi nei loro sintomi può suggerire che incorporino la consapevolezza nelle loro vite in modo più informale, prestando attenzione alle attività quotidiane e implementando cambiamenti nello stile di vita che non abbiamo quantificato. Per tutti i sintomi abbiamo trovato una correlazione positiva significativa tra la frequenza con cui è stata pratica la consapevolezza e il livello di miglioramento sperimentato sui sintomi del Parkinson

Le scale convalidate utilizzate durante il sondaggio sono state:

La Scala dello stress percepito (PSS), la Scala di ansia di Parkinson (PAS) e la Scala di risposta ruminativa (RRS), che misurano le tendenze a pensare ripetutamente alle cause e alle conseguenze del proprio affetto negativo.

Questionario sulla consapevolezza in cinque facce (FFMQ) che valuta i cinque tratti che contribuiscono alla consapevolezza: agire con consapevolezza, descrivere, non giudicare, non reagire e osservare.

Scala di auto-compassione (SCS), che misura il grado in cui gli individui mostrano auto-gentilezza contro il giudizio di sè, l’umanità comune contro l’isolamento e la consapevolezza contro l’eccessiva identificazione.

Alla domanda con quale frequenza hanno utilizzato i cinque potenziali modi per ridurre lo stress, il 38,7% dei pazienti con Parkinson praticava la consapevolezza, di cui il 85,9% lo raccomandava ad altri pazienti.

In conclusione, i risultati mostrano che lo stress è un argomento importante per i pazienti con Parkinson, che ha un’influenza considerevole e dannosa sulla qualità della vita e sulla gravità dei sintomi, ma che è anche potenzialmente modificabile per interventi volti a ridurre lo stress. In particolare, i significativi effetti benefici delle strategie di auto gestione come la consapevolezza incoraggiano futuri studi sugli effetti clinici e sui meccanismi alla base di queste terapie.

Sulla base di questi risultati, i ricercatori si aspettano che gli interventi di consapevolezza abbiano effetti particolarmente ampi sulla depressione e l’ansia nel Parkinson.

--

--

Ilaria Amadei

Pedagogista, istruttore di Mindfulness per adulti, insegnante di Mindfulness per bambini e adolescenti, mediatore e applicatore del metodo Feuerstein.